lunedì 18 ottobre 2010

Rome e Milano fuori dalle 20 città "del futuro"

Roma e Milano non entrano nelle classifiche delle prime venti città del mondo per innovazione e tecnologia e per sostenibilità. Troppo arretrate in ricerca e sviluppo e nel fornire accesso a internet tramite banda larga, troppo indietro sul fronte dell’eco-compatibilità, del risparmio energetico e della riduzione delle emissione di Co2. L’unica graduatoria che vede ‘vincenti’ la capitale d’Italia e il capoluogo lombardo è quella sull’offerta culturale, dove si trovano rispettivamente al 10° e 12° posto. E’ quanto emerge dal “Global city report 2010”, terzo rapporto internazionale sul futuro delle città promosso da Generali immobiliare e Scenari immobiliari. Secondo lo studio, sul podio delle città più tecnologiche ci sono Stoccolma, Seul e Chicago. Seguite da Boston, Singapore, Hong Kong, ma anche Tokio, Tel Aviv, New York, San Francisco e l’indiana Bangalore. Per l’Europa ci sono anche Londra, Vienna, Parigi, Berlino, Copenhagen e Amsterdam. Ma non l’Italia. “Nonostante i progressi compiuti da alcune città” dello Stivale, si legge nel report, per esempio “il tasso di penetrazione della banda larga nel paese è scarsamente competitivo con il resto del mondo”. Eppure “la domanda è destinata ad aumentare” esponenzialmente, basta pensare che “i dati circolanti su Internet nel 2010 sono superiori di due terzi rispetto a quelli dell’anno precedente, mentre si stima che la capacità della rete mondiale di fibre ottiche, che sostiene tale traffico, raddoppi ogni 18 mesi”.
Altro ‘calice amaro’ riguarda la sostenibilità: prime nella classifica stilata da Scenari Immobiliari sono Toronto, Stoccolma e San Francisco. Poi Copenhagen, Chicago, Friburgo, Helsinki, Melbourne e Oslo. Ma anche Barcellona, Parigi, Londra, Berlino e persino Abu Dhabi. Tutte impegnate a ridurre l’uso delle auto e quello dell’emissione di anidride carbonica, a sviluppare progetti eco-sostenibili nell’edilizia ricorrendo per esempio ai pannelli solari ma anche incentivando la raccolta differenziata. Un settore dove l’Italia invece ha ancora tanta strada da percorrere. Diversa la situazione nella classifica sulle città con la migliore offerta culturale: sul podio spiccano Parigi, Berlino e Bilbao. Seguite da Londra, Francoforte, Chicago, Vienna, New York, Dublino. E poi finalmente Roma, Copenhagen e Milano. Fanalino di coda Mosca e Abu Dhabi, dopo Madrid, Oslo, Barcellona, San Francisco. “Un asse forte dello sviluppo di una grande città è la dotazione di infrastrutture a servizio della cultura, nella quale le città europee sono sempre state vincenti – spiega il report –. Parigi e Londra, ma anche Roma e Milano, mostrano una buona offerta di musei, teatri, multisale cinematografiche, sale per concerti, oltre che una forte propensione alla valorizzazione del proprio patrimonio storico e artistico”. Ma “le infrastrutture – avverte Scenari Immobiliari – devono essere sostenute da un’adeguata politica culturale, che prevede il costante ammodernamento e l’adeguamento degli spazi alla progressiva trasformazione della città e delle esigenze dei cittadini” coniugando “l’innovazione con la tradizione”.
Fonte: ilvelino.it

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