giovedì 4 novembre 2010

Il affitto costa 77% in più rispetto al 2001

L’affitto di una casa e i costi di mantenimento, in 9 anni sono aumentati del 77%. Lo rivela uno studio comparativo di Federconsumatori che mette a confronto il costo dell’affitto nel 2001 e nel 2010. Lo studio si basa su una casa in affitto di 90 metri quadrati in una zona semicentrale di una grande città, come Roma o Milano. Dall’analisi sono escluse le case vacanze.

Dal 2001 al 2010, quindi, i costi degli appartamenti in affitto sono lievitati: se 9 anni fa l’affitto mensile costava 650 euro, adesso ce ne vogliono – per lo stesso appartamento – ben 1.114. Sono aumentate anche le bollette, che hanno inciso per il 3% sull’aumento del canone di affitto: luce e gas costano di più (fino al 40%) e anche la tariffa della nettezza urbana (Tarsu) è passata dai 15 ai 25 euro in nove anni. Rincari anche per il riscaldamento domesticto, sopratutto se centralizzato. 

Anche i costi di manutenzione ordinaria sono aumentati, passando da poco più di 3 euro al mese agli attuali 14 euro. Unica voce in calo, le spese per la bolletta telefonica, scesa del 15% in 9 anni.

In definitiva, l’affitto di casa nel 2001, comprese le spese, arrivava a 848 euro/mese, mentre adesso, per lo stesso appartamento in affitto, di euro ne servono 1498, il 77% in più.

Per le case in vendita gli aumenti sono stati più contenuti: tra il mutuo casa e le bollette, nel 2001 si spendevano 730 euro al mese. Nel 2010, nonostante sulla prima casa non ci sia più l’ICI da due anni, per la casa di proprietà si spedondo 907 euro al mese, il 24% in più.

Le voci di spesa più salate sono il condominio (da 43 a 78 euro, aumento del 81%) e l’acqua (da 16 a 27 euro, aumento del 69%). Oltre, ovviamente, all’aumento di oltre il 100% della Tarsu.
Fonte: Nano Press

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