




















Li chiamano los chollos e sono gli affari del mercato immobiliare che di questi tempi sembrano abbondare in tutta la Spagna e, sorprendentemente, anche nella capitale. Che la penisola iberica non goda di buona salute nell'area del mattone non è un mistero per nessuno: il settore, nonostante una lieve ripresa delle vendite intorno ai mesi estivi, è praticamente in ginocchio e si sta ancora leccando le ferite aperte dall'esplosione della nota bolla immobiliare, che da almeno due anni paralizza prezzi e vendite. Questo significa però anche che, sul fronte dei prezzi, si può tranquillamente parlare di un immobiliare low cost, con ribassi e offerte che fioccano da parte dei diversi attori.
Chi fosse a caccia di un pied-à-terre all'ombra del Prado, non può prescindere oggi da una visita nei siti dei principali istituti bancari i quali, per l'occasione, hanno aperto persino sportelli immobiliari on line per smaltire i numerosi alloggi nuovi che privati e costruttori sono stati obbligati a cedere per problemi di insolvenza. I prezzi, per così dire aggiustati, possono arrivare al 40 per cento in meno rispetto al 2007